venerdì 24 maggio 2019

"Colpa" in "Il paradiso degli orchi"

Il capro espiatorio nel romanzo di Pennac

Daniel Pennac (Casablanca, 1 dicembre 1944), scrittore francese.


Il protagonista de Il paradiso degli orchi di Daniel Pennac svolge il lavoro di capro espiatorio per conto del Grande Magazzino di Parigi. Egli infatti all’apparenza si occupa del Controllo Tecnico della merce ma in realtà il suo lavoro consiste nel subire teatrali sfuriate e minacce di licenziamento al fine di impietosire i clienti che si sono rivolti all’Ufficio Reclami. In questo modo coloro che un momento prima erano decisi a far valere il loro diritto di risarcimento per i danni provocati dal malfunzionamento dell’oggetto acquistato, escono dall’ufficio con un forte sentimento di compassione nei suoi confronti e convinti a ritirare il reclamo. Un astuto espediente per evitare onerose spese in cause legali. Questo è il modo in cui il Signor Malaussène si addossa le colpe del Grande Magazzino coprendo la totale assenza di controllo delle merci.






È moralmente corretto scegliere un capro espiatorio? 
È moralmente corretto interpretare la figura di capro espiatorio?
Bisogna apprezzare e rispettare chi sceglie questo destino? 

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