Nel romanzo
la mancanza di controllo tecnico dei beni venduti provoca dei danni sui
consumatori. Si potrebbe aprire una questione domandandosi se la responsabilità
di questi danni sia dei Grandi Magazzini, del Signor Malaussène o di entrambi.
Perché è vero che questa professione è stata pensata dai Grandi Magazzini come
sotterfugio per un risparmio economico, ma è anche vero che è svolta da Malaussène
con notevole efficacia. L’intrigo consiste nella
consapevolezza del
protagonista di essere il capro espiatorio.
Talvolta il
colpevole è scelto dalla comunità, non per l’evidenza dei fatti, ma per la
comodità della scelta o per la debolezza del soggetto incapace di ribellarsi al
destino che gli è stato imposto. Invece il Signor Malaussène sceglie
volontariamente di praticare questo lavoro sebbene non sia costretto da nessuno
se non dalla paga che ne riceve necessaria per mantenere la famiglia. La sua
bontà, che lo rende incapace di pensare il male, e il fine delle sue azioni
trasforma un impiego immorale in qualcosa di nobile e apprezzato.